Siamo confinati, ma non statici, siamo immersi in noi stessi, ma non siamo persi nel vuoto, così come non abbiamo nessun vuoto da colmare né tempo da ammazzare. Sì, siamo fisicamente bloccati – per un periodo limitato – ma siamo emotivamente e mentalmente liberi di volare. La lettura, la scrittura, la musica, il cinema e tutte le arti ci lasciano esplorare fuori e dentro di noi, per me, ad esempio, è sempre stato un “modo di uscire”.
In questo momento, abbiamo il lusso di avere tempo per fare e disfare i nostri bagagli personali, creare, immaginare, scoprire…non è per me poi così male. Questo lungo “fermo sequenza” sta portando tanto elucubrare, tante riflessioni, spunti, nuove frequenze e progetti che spero porteranno i loro frutti. Spero sia lo stesso per te.
Firenze è un concentrato di arte e storia, è la città in cui non puoi fare a meno di tornare e ritornare, anche solo per un tuffo nella bellezza di una delle città più visitate in Italia, amata dagli Italiani, adorata dai turisti stranieri.
Firenze è la città di cui crediamo di sapere tutto, eppure a ben guardare ci sono sempre degli angoli e dei luoghi ancora da esplorare o semplicemente da vivere in stagioni o momenti diversi.
Non è mai facile raccontare i cimiteri, spiegare il mio personale interesse per l’arte, l’architettura e i riti funerari, e ancor più difficile è non passare come una strana, quando invito con leggerezza a visitare un cimitero.
Raccontare il fascino dei cimiteri non è così immediato, come parlare di una qualsiasi altra “attrazione” di una città, ma consentimi ancora una volta, di portarti in un luogo speciale nel cuore di una città speciale, Napoli. Il Cimitero delle Fontanelle nel Rione Sanità, uno dei quartieri di Napoli più ricchi di storia e tradizioni, non è solo un incredibile cimitero, che ho visitato più e più volte, il quale non smetto di suggerire a chi si reca a Napoli in visita, ma è tra l’altro uno dei luoghi più visitati a Napoli, perché un luogo unico al mondo.
Arrivata a Napoli in serata, con un caldo pazzesco ancora ad arroventare le strade, senza il mio fido ventaglio e una birra gelata bevuta avidamente sul lungomare all’ombra del Maschio Angioino non me la sarei certamente cavata. Questa volta sono solo di passaggio: Procida mi aspetta.
In pieno centro a Roma, a pochi metri da Piazza Navona, si trova un gioiellino tanto maestoso quanto nascosto, che davvero dovresti scoprire: è il bellissimo Salone Vanvitelliano, fiore all’occhiello dell’antica Biblioteca Angelica.
Milano, che piaccia o meno, è una città proiettata in avanti, è la città che in Italia più di tutte guarda lontano, ha quel sapore contemporaneo e internazionale che le dà una marcia in più; una città comunque con radici ben salde nel passato, che affondano indietro fino ai celti, passando per i romani. Milano è per questo una città stratificata, dove dal centro fino alla periferia è possibile scoprire angoli più o meno noti che raccontano storie diverse.
Ti voglio allora raccontare un itinerario curioso di una giornata, che ti farà scoprire Milano nelle sue diverse sfaccettature, attraverso uno sguardo che si posa sulla città dall’alto delle sue terrazze fino al basso nelle sue viscere, in cripte e fori romani sotterranei.
Non mi sarei mai aspettata di commuovermi ad una mostra dedicata alla vita di una attrice, eppure mi è successo visitando la nuovissima esibizione che ha appena aperto i battenti a Roma, dedicata a Marilyn Monroe.
E non solo. Ho scoperto di avere ben due cose in comune con lei.
Commuovermi mentre visito un luogo abbandonato. Sentire lo schiaffo in faccia, o, ancora peggio, il pugno nello stomaco. E’ la prima volta che mi capita, ed è successo a Roma.
Questa esplorazione non è stata come le altre volte, la scoperta di questo luogo dimenticato mi ha particolarmente toccata: l’emozione di averlo vissuto in prima persona, prima che venisse lasciato all’oblio, mi ha giocato uno scherzo non da poco. Siamo nel cuore della Città Eterna, della Roma bene, squarciata da una ferita che forse si vuole far finta di non vedere, e di cui fingiamo non provarne dolore: è lo Stadio Flaminio. Emblema di una Roma che sogna le Olimpiadi e capace di schiaffeggiare la sua storia in un colpo solo.
Tra le pagine di questo blog solitamente mi sottraggo dal raccontare di luoghi più conosciuti di Roma, la mia città, per dare più spazio ad attrazioni meno note o curiose della Capitale, ma questa volta invece ti voglio mostrare la Città Eterna attraverso l’originale “lente” di un’app che molto probabilmente conoscerai, e che io ho iniziato ad apprezzare solo recentemente: Prisma.
Ti mostrerò 10 luoghi di Roma visti attraverso 10 filtri dell’app che trasforma le foto in quadri.
La mia passione per l’esplorazione di luoghi dimenticati mi porta a conoscere angoli di città, paesi, monumenti ed edifici, che non solo sono sconosciuti ai più, ma che “vivono” lasciati nell’oblio e nella decadenza, pur trattandosi spesso di siti di interesse culturale e storico, che meriterebbero grande, grandissima attenzione, come questo incredibile centro sportivo mai nato.
Marsala è un cittadina dalla storia incredibile e affascinante, nel mio ultimo viaggio in Sicilia segnato da giornate di vorticoso scirocco, mi sono lasciata totalmente catturare dall’atmosfera che si respira qui, prendendomi tutto il tempo di immergermi e scoprire ogni angolo di questa cittadina che sorge sulle rovine dell’antica città punica di Lilibeo, dal cui nome deriva l’appellativo di lilibetani per i suoi abitanti. In questo articolo troverai tutti gli angoli bellissimi che ho visitato di questa città, tra storia, arte, architettura e natura. Marsala merita davvero di essere vissuta a ritmo lento.
Le millenarie mura di Roma le conosciamo bene, conosciamo la storia, l’arte, la cultura che raccontano. Roma nei secoli non ha mai smesso di veicolare bellezza, anche nel III millennio, quando sembra sempre più complesso il rinnovamento per una città così legata al suo passato. Invece, Roma sa sorprendere, diventando teatro, o meglio, campo da gioco per iniziative, nuovi linguaggi della cultura e dell’arte. Consegnandoci oggi un nuovo monumento.
Che tu sia appassionato di storia o meno, alle porte di Roma è possibile entrare nei meandri di una montagna, il Monte Soratte, per scoprire un incredibile dedalo ipogeo, una delle più importanti costruzioni ingegneristiche in Europa, iniziata per volere di Mussolini e diventato roccaforte dei tedeschi nella II Guerra mondiale: è il rifugio del Monte Soratte.
A pochi passi dalle conosciutissime Piazza Farnese e Campo De Fiori, si cela uno di quei luoghi indimenticabili, uno degli innumerevoli tesori nascosti di Roma, che ho avuto la fortuna di visitare e di cui mi sono innamorata. E’ il bellissimo Palazzo Spada.
Nell’elegante parco di Villa Torlonia, uno dei più frequentati dai romani, ma non così noto a chi viene in visita a Roma, è possibile addentrarsi in un luogo blindatissimo e sotterraneo, che offre uno spunto per ripassare un po’ di storia e fare un viaggio indietro nel tempo, è il Bunker di Mussolini.
Lungo via Laurentina a sud di Roma, in piena area urbana, c’è un angolo verde, un luogo di pace che ti proietta in una dimensione agli antipodi rispetto al tran tran cittadino: l’abbazia trappista delle Tre Fontane.
Nel mio gironzolare devo ammettere mi capita spesso di finire in zone dismesse, luoghi abbandonati, hotel, fabbriche, centri abitati…forse perché mi incantano nella desolazione, forse perché mi piace andare a ritroso e ricostruire la loro storia, forse perché se sono ancora lì chiedono di esser scoperti.
Questa volta vado a esplorare il vecchio ospedale psichiatrico di Volterra, l’ex manicomio di San Girolamo, in esercizio dal 1888 al 1996, che racconta storie dimenticate, tragiche e anche violente, io l’ho visitato in punta di piedi con macchina fotografica in spalla dietro alla quale ho trovato rifugio nell’osservare ciò che mi accadeva intorno.
Finalmente Bari! La pescosa, come la definì Orazio – che sebbene sia una delle città del sud meno avvezze al turismo, custodisce succulenti angoli da scoprire…su tutti, il centro storico: sì, lei Bari Vecchia!
Le acque limpide toscane incontrano una spiaggia di sabbia chiara, abbracciata da una fittissima vegetazione mediterranea; la bellezza di questo angolo riesce a tenere testa persino alle splendide spiagge della Sardegna o del Salento: è Cala Violina!
Se non hai mai fatto un viaggio su un treno a vapore è il momento di fare questa esperienza, questo è un viaggio da fare almeno una volta nella vita, per gustare un‘esperienza fuori dal tempo, un’esperienza che fa tornare bambini, almeno a me ha fatto questo effetto, e scoprire angoli della bella provincia di Siena.