Sveglia che suona in punto all’alba e riecheggia nella camera bianca della guesthouse in cui ho trascorso la notte. Mentre il piccolo paesino di Dominicus ancora dorme, percorro a piedi Avenida Eladia e in una manciata di minuti raggiungo la playa pública di Dominicus, un fazzoletto di spiaggia stretta tra case e villaggi turistici nella zona di Bayahibe, nel sud-est della Repubblica Dominicana.
Rio de Janeiro è una città da apprezzare da ogni punto di vista possibile: dall’alto di uno dei massicci che la caratterizzano, per apprezzare l’immensità della città, da una delle foreste tropicali che la cingono, per assaporarne la floridezza, così come dal mare, dall’oceano che la abbraccia e la rende sinuosa, per godere della sua altezza, del suo profilo urbano e scoprirne anche un po’ la storia.
Punte isolate e rivolte verso la Capitale tagliano lo sguardo, percorrendo la via consolare Salaria, l’antica Via del Sale. Più ci si avvicina e più si percepisce l’imponenza del Terminillo, la montagna di Roma.