Rio de Janeiro è una città da apprezzare da ogni punto di vista possibile: dall’alto di uno dei massicci che la caratterizzano, per apprezzare l’immensità della città, da una delle foreste tropicali che la cingono, per assaporarne la floridezza, così come dal mare, dall’oceano che la abbraccia e la rende sinuosa, per godere della sua altezza, del suo profilo urbano e scoprirne anche un po’ la storia.
C’è un luogo a Rio de Janeiro che mette insieme bellezza e conoscenza, un luogo dove provare a immaginare e pensare il futuro. E’ l’avveniristico “Museo del Domani”.
Voglio spendere l’intera giornata per le strade di Rio de Janeiro e voglio che sia lenta, ma densa. E’ domenica, la giornata migliore per farlo. A Rio di domenica si respira un’aria diversa, di festa, e la città ha molto da offrire, dal lungomare che viene chiuso al traffico, fino ai tanti bei mercati colorati, dal food all’artigianato.
In meno due ore dal mio arrivo aRio de Janeiroricevo un invito per una serata all’insegna del samba, ed è così che un caldo sabato sera di un autunno australe mi ritrovo catapultata nel mezzo di un vibrante festa in una suggestiva location nel cuore della Rio più bohémien: il Mercado das Pulgas.
Atterrare all’aeroporto Santos Dumont a Rio de Janeiro è un’emozione. Qui non si atterra, si plana sulle acque placide della Baia di Guanabara a pochi metri dai grattacieli del Centro di Rio e il ponte Rio-Niterói.
Sono appena le nove e trenta di sera e il cielo è già buio pesto, ma la notte contrasta con l’aura lucente delle mille luci cittadine, calde e amiche, che mi regalano una coltre di incanto. Sei tu Rio de Janeiro.