Quando ho acquistato il mio volo con Royal Jordanian per il mio ultimo viaggio in Thailandia, ho adocchiato subito quella combinazione che prevedeva all’andata un lunghissimo scalo ad Amman. Difficile a volte digerire uno stop-over prolungato, a volte vogliamo raggiungere la meta prima possibile e preferiamo un volo diretto, e invece ti voglio raccontare come ho sfruttato il lungo scalo per realizzare un piccolo sogno. Non tutti gli scali lunghi vengono per nuocere!
Dormire in volo potrebbe sembrare un’impresa titanica – almeno per coloro che volano in economica come me – eppure vorrei aprire uno spiraglio a te che ancora combatti con il sedile troppo stretto, urla di infanti, vicini di posto fastidiosi 😀
La professione di assistente di volo richiede senza dubbio particolari competenze, ma su tutte deve essere posseduta quella che Sant’Agostino chiamava la virtù dell’anima: una pazienza senza fine ! Immagina di dover far fronte a centinaia di passeggeri tutti insieme in un ristrettissimo spazio vitale, come la cabina di un aereo, un luogo in cui ognuno è convinto che le proprie esigenze siano le più importanti, dove le richieste possono essere le più disparate e dove basta poco affinché si possano innescare delle bizze infuocate. In questo microcosmo, gli assistenti di volo mettono in campo e danno fondo a tutta la loro gandhiana pazienza. Beh, quasi sempre.