Le acque limpide toscane incontrano una spiaggia di sabbia chiara, abbracciata da una fittissima vegetazione mediterranea; la bellezza di questo angolo riesce a tenere testa persino alle splendide spiagge della Sardegna o del Salento: è Cala Violina!
Grazie ai miei amici toscani, che ogni volta vogliono stupirmi quando vado a trovarli, ho avuto al fortuna di conoscere – già da qualche tempo – questa chicca del litorale grossetano, che come tutti i tesori si raggiunge facendo un piccolo sforzo, una lunga camminata, che sarà poi ampiamente ripagata!
Questo piccolo paradiso ti si aprirà davanti.
[Curiosità]
Il nome è dovuto dai grani della sua sabbia leggermente più grossi rispetto alla sabbia di questo litorale, e si dice siano capaci, se calpestati o sfregati, di emettere un rumore che ricorda il violino.
Andiamo al sodo, so che ora vorrai sapere come raggiungere questa incantevole spiaggia.
[Come raggiungere Cala Violina]
Opzione 1. Percorrendo la SP158 arrivando o da Follonica (direzione Punta Ala) o da Castiglione della Pescaia, si devia per un parcheggio a pagamento (6€ tutta la giornata) ben segnalato, dove lasciare l’auto e proseguire a piedi verso Cala Violina, attraverso un bellissimo bosco di macchia mediterranea, guidato da cartelli divulgativi riguardo le varie tipologie di flora e fauna che popolano la zona. Si tratta di un sentiero di circa 1,5 km.
Opzione 2. Cala Violina si raggiunge anche dalla zona Portiglioni; la destinazione è Lungomare Giuseppe Garibaldi (Scarlino), finchè non si troverà un parcheggio gratuito, dopo il quale non si potrà proseguire in macchina. Il percorso è un po’ più lungo (3-4 km – 40-45 minuti a piedi) e segue la costa, ma è vero che in alcuni tratti si può godere di scorci panoramici.
[smARTips]
In entrambe in casi il sentiero è di bosco, quindi sterrato e soprattutto un saliscendi; è consigliabile indossare scarpe comode;
In alta stagione la spiaggia si affolla facilmente, dunque è bene recarsi sul posto di buon’ora (consiglio 8/8,30 del mattino) per poter godere della vista della spiaggia ancora semi deserta. Inutile dire che giugno e settembre siano i periodi migliori per visitarla;
Ovviamente il luogo non è attrezzato nel rispetto della natura. In pineta ci sono però 1-2 chioschetti ambulanti, oltre a tavoli e panche di legno dove poter mangiare;
I cestini per l’immondizia sono stati rimossi, per tutelare l’alimentazione della fauna locale, e gli unici sono al parcheggio; dunque, ricorda di portare il necessario per raccogliere i rifiuti.
C’è un piacere nei boschi senza sentieri, / c’è un’estasi sulla spiaggia desolata, / c’è vita, laddove nessuno s’intromette, / accanto al mare profondo, e alla musica del suo sciabordare:/ non è ch’io ami di meno l’uomo, ma la Natura di più. [George Gordon Byron, Il pellegrinaggio del giovane Aroldo, 1812/18]
Un posto davvero splendido che non conoscevo!
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