Stretto tra Mantova e Verona, in simbiosi col fiume Mincio e incastonato tra acqua e colline, questo “paesino” è un gioiello nel panorama dei borghi italiani che non dovresti assolutamente perdere.
Le nuvole coprono il cielo e si abbassano intorno. Attraverso il ponte Visconteo o “ponte lungo” come chiamato dai locali, risalente alla fine del XIV secolo, e mi godo il primo sguardo sul borghetto dei mulini.
Affacciarsi da queste rocche è come tuffarsi nel passato.
Borghetto si trova in una posizione che nei secoli ha attirato l’attenzione di signori ed eserciti (lo trovate in molti libri di storia) mentre oggi per fortuna porta qui tanti visitatori incantati dalla sua bellezza.
[Storia] Borghetto è sorto come insediamento in epoca longobarda, come luogo deputato all’esazione del pedaggio sul ponte allora ligneo. Questa zona poi ha assunto particolare importanza nel Medioevo, segnava il confine tra le signorie degli Scaligeri, dei Gonzaga e dei Visconti.
Ma, soprattutto, qui nel 1400 furono costruiti una serie di mulini ad acqua, per la molatura del frumento e la pilatura del riso, che oggi rendono Borghetto così peculiare. 
[I mulini] I mulini, funzionanti fino alla metà del XX secolo, dopo alcuni decenni di abbandono sono stati restaurati ed adibiti ad attività commerciali.
L’impianto del piccolo centro conserva i tratti tipici dei mulini fluviali galleggianti, diffusissimi per secoli nei fiumi di pianura italiani.
Una volta parcheggiata la macchina, a piedi ci si immerge nelle atmosfere di questo unicum urbanistico fatto di vicoli, scorci e antichi mulini. Bellissima la sequoia gigante che ti da il benvenuto prima del ponticello di legno che ti porta nel centro.


Sarà la tranquillità dell’autunno, la luce del sole che filtra tra i rami degli alberi portando con sé un filo di nebbia, saranno le acque placide e i pescatori lungo il fiume, ma questo posto è davvero un incanto. Se ne era accorto 60 anni fa Luchino Visconti quando scelse Borghetto per le riprese di Senso
.

[Mangiare] Sparsi per il piccolo borgo si trovano molte trattorie e ristorantini in cui poter mangiare, tutti carini e molto romantici. Quando sei in questa zona non puoi non provare i “nodi d’amore” che altro non sono che i tortellini di Valeggio fatti a mano, che trovi ovunque, e che ho provato semplici al burro fuso e salvia, con ripieno di zucca! Per secondo un bel pesce di fiume (ho scelto la trota) e un vino della zona, Bianco di Custoza o Bardolino. I locali qui sfoggiano in media menù dai prezzi elevati. Un dolce locale è la Torta della Rosa di Valeggio, una torta dalla forma a rotoli che ricorda un cesto di boccioli di rose.


[Dormire] Il paesino si visita velocemente, ma per chi vuole godersi un weekend di relax e rimanere a dormire qui, per rendere tutto ancora più idilliaco non si può non soggiornare in un luogo particolare: nel mulino! Questa è la struttura “Il Borghetto – Vacanze nei Mulini” il costo è contenuto considerata la location, 80€ a persona in doppia.
[Eventi] Borghetto insieme al vicino Valeggio sono ricchissimi di eventi. Tra i più curiosi ed interessanti: a giugno si tiene una festa proprio sul Ponte Visconteo, chiamata Festa del Nodo d’Amore dove si ritrovano seduti, lungo due tavolate di circa 600 metri, quasi 4000 commensali provenienti da tutta Italia, ma anche dall’estero, per gustare i famosi Tortellini di Valeggio. Il ponte viene chiuso per 3 giorni e si accede solo con biglietto. L’evento è gestito dall’Associazione ristoratori di Valeggio. Un evento simile si ripete a settembre, e si chiama Tortellini e Dintorni. Ad ottobre da 16 edizioni qui si tiene la mostra mercato vintage (in realtà ha luogo nel centro di Valeggio). Mentre a Natale Borghetto si veste a festa con la gigantesca sequoia in riva al Mincio che viene illuminata. Ed il 14 dicembre, in un unica data, si tiene una fiera enogastronomica. Mentre presso Valeggio nella data del 7 dicembre si tiene la manifestazione “Regalo di Natale”, dove nella piazza principale viene allestito il mercatino con oggestistica e prodotti enogastronomici.
Fu nelle vie di questo
Borgo che nuova cosa
m’avvenne.Fu come un vano
sospiro
il desiderio improvviso d’uscire
di me stesso, di vivere la vita
di tutti,
d’essere come tutti
gli uomini di tutti
i giorni.
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