San Lorenzo è un quartiere importante nella storia di Roma, basta pensare alla Roma popolare e operaia che fu, ai bombardamenti del ’43 (hai letto il libro “La Storia” di Elsa Morante, che racconta dell’odissea bellica vissuta a San Lorenzo?), poi agli anni del conflitto sociale, al ’68…
Oggi è un quartiere trasformato radicalmente, ma ancora pieno di contrasti, schiacciato tra memorie, pressioni sociali, decadenza e con un succulento potenziale ancora non dispiegato. Ahimè. Ma cittadini e associazioni sono ogni giorno intenti – nonostante tutto – a promuovere il cambiamento.
Passeggiare tra le vie del quartiere in pieno giorno racconta una Roma sparita, racconta un passato che non c’è più ed un presente emblematico che cerca di trovare una sua dimensione.
San Lorenzo è un luogo vissuto, pensato ma anche usato e abusato. Oggi caleidoscopio e mix di una Roma fatta di romani, studenti fuori sede, creativi, artigiani, gente della notte, mascalzoni, attivisti, poveri e sventurati, scoprirlo di giorno aiuta a comprendere il clima e le energia positive dalle quali bisognerebbe ripartire per ripensarlo.
Ti porto in giro con me in un walking tour alla scoperta di dettagli sugosi, un pizzico di street art e architettura.
⇡ Il viadotto sullo Scalo di San Lorenzo è parte della Tangenziale Est di Roma, l’arteria a rapido scorrimento costruita negli anni ’60, stretta tra palazzi e a pochi metri dalle finestre su via dello Scalo di San Lorenzo
⇡ L’opera di Borondo in via Scalo San Lorenzo 89
⇡ Un’abitazione o bottega abbandonata
⇡ Questo mural è dedicato alla memoria di 240 vittime di femminicidio. Si trova in via dei Sardi, sulle mura perimetrali del centro sportivo Benedetto XV.
⇡ La ciminiera in via dei Sardi è quello che rimane del vecchio birrificio, importante testimonianza dell’architettura industriale di inizio Novecento. Il birrificio fu demolito per lasciare posto alla Facoltà di Psicologia de La Sapienza.
⇡ Un mural di Tripel NYC, collettivo basato a Brooklyn, New York
⇡ In via degli Ausoni c’è un muro collettivo dove si possono trovare opere di diversi artisti, tra cui Hogre, Agostino Iacurci, Hitnes
⇡ Poco distante, in via dei Piceni una saracinesca poco ordinaria, opera di A3OVE
⇡ Anche San Lorenzo ha il suo #Zorro 😀
⇡ Lo dico sempre: impara ad allenare lo sguardo, notando e cercando i piccoli dettagli…la strada sa stupire!
⇡ Un elegante palazzina di inizio Novecento a piazza dei Sanniti
⇡Nuovo Cinema Palazzo, un ex cinema recentemente sottratto alla speculazione edilizia, grazie a cittadini ed attivisti che lo hanno trasformato in centro di produzione culturale.


⇡ La Chiesa di Santa Maria Immacolata e San Giovanni Berchmans. La Chiesa affaccia sulla piazza centro della vita del quartiere, qui tutti i giorni si tiene il mercato e la “piazzetta” è il classico punto di incontro per la gente della notte.
⇡ Le palazzine di Largo Osci
⇡ A San Lorenzo è storica la presenza dei Giuseppini del Murialdo e delle Opere Pie. L’ordine pastorale fu portato a Roma nel quartiere da Papa Pio X a inizio ‘900, per iniziare un’attività di accoglienza, educazione e recupero dei giovani dell’epoca. Tra le altre istituzioni e associazioni, venne fondata nel 1926 la Scuola di Arti e Mestieri.
⇡ Il quartiere pullulava di laboratori e botteghe artigiane, testimonianza della tradizione e di un passato che tende scomparire.
⇡ Non manca la presenza dell’antica Roma con la meravigliosa Porta Tiburtina risalente al 5 a.C. (!!!!), e successivamente incastonata tra le torri squadrate e le Mura fatte costruire dall’imperatore Aureliano a partire dal 271 a.C.
⇡ L’affaccio di Via dei Ramni su Largo Sisto V è delimitato dalle mura con quattro fornici, di cui due sono passaggi pedonali. Si intravede la Stazione Termini sullo sfondo.
⇡ Su via dei Ramni, nel 1926 su progetto di Enrico Del Fa furono costruiti due villini neo-medievali con elementi anche di stile barocchetto, che rimandano allo “stile Coppedè”, l’architetto che da il nome a una delle zone più belle di Roma nel quartiere Trieste.
⇡ Il Sottovia Ferroviario di via Santa Bibiana collega Piazzale Tiburtino con Via Giolitti. La via prende il nome dalla piccola e caratteristica chiesa che si affaccia su via Cairoli. Il sottopasso che accompagna fuori dal quartiere verso l’Esquilino sa sempre regalare ottimi spunti fotografici!
⇡ L’ultimo scatto, col quale saluto San Lorenzo, vuole omaggiare il lato “metafisico” del quartiere, dirimpettaio della Stazione Termini. Qui, su via Giolitti appena attraversata via Santa Bibiana, fa capolino la torre-serbatoio progettata da Angiolo Mazzoni incaricato di riprogettare l’area della Stazione per l’Esposizione Universale del 1942.
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Scegliere le foto per l’articolo è stato compito arduo. Ci sono così tanti angoli, scorci e street art. Ho lasciato fuori dei luoghi significativi, come il Pastificio Cerere, Villa Mercede oggi biblioteca comunale, Villa Gentili Dominici inglobata nelle mura aureliane, il cimitero del Verano…insomma San Lorenzo è una miniera dalle mille sfumature ed è nelle tue mani!
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[smARTips] La mia passeggiata finisce in una trattoria d’altri tempi chiamata Tram Tram [tramtram.it] dove rifocillarsi grazie alle mani sapienti di una gentile signora che, assieme alla sua famiglia, gestisce questo ristorante che ti consiglio di provare.
L’avvenire è dei curiosi di professione [Jules e Jim]
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