In automobile percorrendo l’autostrada del Brennero arrivo fino a Bolzano Nord, e dall’uscita circa 20 chilometri di strada salgono e si abbarbicano, portandomi fino a Siusi, un incantevole paesino da cartolina che sorge i piedi del massiccio dello Sciliar e dell’altopiano cui lei da il nome: l’Alpe di Siusi, il più vasto altopiano d’Europa, che si estende sul margine meridionale della Val Gardena.
Questo è un mio luogo del cuore, lo conosco e l’ho vissuto fin dalla mia infanzia, non potrei che avere parole dolci.

Si puù raggiungere Siusi anche in treno e poi autobus, arrivando a Bolzano e prendendo poi dalla stazione la linea 170 direzione Ortisei, che in 30 minuti porta a Siusi.
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Siusi, come i paesi intorno, Castelrotto e Fiè, con l’Alpe in generale, sono i luoghi più importanti dell’Altopiano dello Sciliar, una meta appetibilissima d’estate come d’inverno, facendo parte del circuito Dolomiti Superski, nonché uno dei pochi luoghi al mondo a presentare un ambiente tanto ideale per lo sci di fondo. 
L’atmosfera che si respira è quasi sacra; passeggiando per le strade silenziose sembra che il tempo si sia fermato.
Arrivati al paese in men che non si dica si giunge alla piazza. Raccolta, e delimitata dal municipio, la Chiesa e altri edifici curati con finestre e balconi fioriti. Pace e ordine sono le parole chiave.


E poi ti guardi intorno, e sospiri.
La punta Santner che veglia sulla cittadina, insieme alle altre solenni torri di roccia, e poi i boschi, dove fanno capolino i ruderi medievali di Castel Vecchio e Salegg. Insomma, questo luogo ha tutte le carte in regola per farti trascorrere giorni rilassanti, all’insegna dello sport, aria buona e genuina gastronomia locale.
Siusi sorge a 1000 metri di altitudine, e poco più sopra si estende uno dei paesaggi più famosi e belli delle Dolomiti, l’Alpe di Siusi. 
Racchiusa tra il maestoso gruppo del Sassolungo, la Val Gardena e il suggestivo massiccio dello Sciliar, uno scenario magico che è difficile da descrivere a parole e che può essere pienamente apprezzato solo di persona.
Pascoli, praterie, specchi d’acqua dove i colori cambiano tonalità con il tempo e l’umore dell’aria. 

La montagna non è solo relax, ma offre l’occasione di praticare molti sport. Dal parapendio al nordic walking, dalle passeggiate a piedi, a cavallo o in mountain bike, dai trekking più impegnativi alle arrampicate. A Siusi e all’Alpe si trovano anche dei circuiti per gli amanti della corsa, il Running Park, con 20 percorsi di diverse difficoltà e tutti ben segnalati. Qualsiasi cosa si faccia, il paesaggio non lascia tregua alla meraviglia.

Questa zona, poi, non va dimenticato è ricca di tradizioni, antichi mestieri, storie e leggende. A proposito di narrazioni, fin da bambina – da quando vengo a Siusi – sono stata affascinata dalle storie delle streghe che sembrano aver abitato questi luoghi.
[L’aura magica]
Queste cittadine ai piedi dell’altopiano furono nel Medioevo al centro della terribile “caccia alle streghe”. Lo Sciliar era simbolo della magia nera e considerato la sede di messe nere cui partecipavano appunto le streghe, colpevoli tra gli altri di rovinare i raccolti e causare altri danni in zona. Queste leggende non sono mai svanite, tant’è che ad oggi la streghetta a cavalcioni della scopa è mascotte degli abitanti di questa zona, che la tengono appesa fuori dalle loro abitazioni come decorazione.
Inoltre, in giro per i boschi attorno a Siusi è possibile incontrare luoghi misteriosi come le Panche delle Streghe, delle formazioni di roccia che hanno la forma di una poltrona con bracciolo e schienale, situate sopra la Bullaccia, all’Alpe di Siusi oppure il Sasso delle Streghe, che invece si trova lungo il sentiero n°2 che porta da Siusi al laghetto di Fiè, che pare sia stato uno dei luoghi dove si tenevano le sedute delle streghe.


A proposito di tradizioni e prodotti locali, vorrei segnalare un giardino di odori, colori e aromi che si trova presso il Maso Pflegerhof, dove tantissime erbe aromatiche e piante officinali vengono coltivate dalla famiglia Mulser, e dalle quali si producono tantissimi prodotti, dalle tisane (io ho acquistato la “Tisana del Buon Umore”) alle creme per il corpo. Questo luogo si può anche visitare con una tour guidato.
[smARTinfo]
La strada che sale all’Alpe di Siusi in periodo turistico è chiusa al pubblico dalle 9 alle 17. Gli ospiti che alloggiano in una delle strutture dell’Alpe però possono richiedere un permesso per il transito. Altrimenti si può salire prima delle 9 in macchina. Oppure in ogni altro momento, utilizzando la cabinovia che parte dal paese, biglietto andata e ritorno 16€. Oppure salire con un bellissimo sentiero [n°4] a piedi dal centro di Siusi fino all’Alpe.
[Mangiare]
Zum Woscht, Via Santner. Massima cordialità del personale, ottima pizza cotta al forno a legna, ampio menù, cucina aperta fino a tardi | Steinbock, Rosengartenstrasse 1. Locale tipico, piatti tradizionali. Però occhio la cucina chiude alle 20.30 | Sassegg, via Sciliar 9. Elegante, ottima cucina di pesce anche a 1000 metri.
Ciò che ci rende felici nel modo più immediato è la serenità d’animo: questa buona qualità infatti ripaga istantaneamente chi la possiede [Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena
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39040 Siusi allo Sciliar BZ, Italy
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Bellissima Alpe di Siusi…da casa mia la vedo!!!
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Te l’ho già detto che ti invidio? hihi 😉
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