Ti ho già parlato di Essaouira, la perla atlantica del Marocco, ma non ti ho raccontato perché e cosa porta qui 500.000 persone tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate di ogni anno!
Tanta gente, come me appassionata di musica tradizionale e locale [quel prestigioso eden chiamato world music] difficilmente potrà resistere al richiamo del Marocco, e decidere di trascorrere qualche giorno al di là del Mediterraneo.
La prima volta che sono stata ad Essaouira fu nella tarda primavera, e oltre a scoprirmi innamorata di questo luogo, ho avuto l’occasione di conoscere e riconoscermi nell’armonia della musica Gnawa (o gnaoua), che qui si respira nell’aria e trova la sua patria ideale. Sentito il forte richiamo dei ritmi ipnotici, ci sono tornata a distanza di due mesi per assaporare e vivere in prima persona il festival più famoso del continente africano, ancora non conosciutissimo dalle nostre parti.
Il Festival di Musica Gnawa! Gnawa??? E cosa sarà mai?
La musica Gnawa è una musica di origine africana, molto diversa dalla musica tradizionale marocchina, perché questa viene dalla tradizione subsahariana, anticamente era suonata dagli schiavi neri che approdavano in Marocco, e che presto unì il loro spirito a quello della popolazione locale, in un sentimento di fratellanza.
La Gnawa però non è solo musica, ma è anche e soprattutto rito. Una performance gnawa “purista” prevede una rievocazione delle sofferenze degli avi come mezzo per raggiungere la redenzione e quindi il contatto tra devoto e un’entità soprannaturale. Questi riti coinvolgono anima e corpo, e per molti aspetti rimandano al voodoo haitiano o alla macumba brasiliana. 
Gli spiriti sono richiamati in una sequenza precisa, scandita in un percorso sensoriale di suoni (musica), profumi (incensi) e movimenti (danze).
Gli strumenti tipici della gnawa non sono meno affascinanti, e sono fondamentalmente tre: le qraqueb marocchine, che io chiamo volgarmente nacchere però dal suono metallico, che si vedono armeggiare freneticamente nelle mani dei musicisti, e in grado di sviluppare un volume micidiale; poi c’è il guembri, una sorta di banjo-basso a tre corde che risale a praticamente 1000 anni fa; e infine, un vasto impianto di percussioni, che creano insieme un’atmosfera incredibile e coinvolgente. 
Il Festival
Grazie al Festival della Musica Gnawa (nel 2018 si terrà la 21.a edizione dal 21 al 24 giugno) questo genere ha saputo farsi conoscere e risuonare in tutto il mondo.
Il Festival ormai attira un pubblico variegato e cosmopolita – l’anno scorso si sono registrate 500.000 presenze in una settimana di festeggiamenti, e raduna musicisti da tutta l’Africa, insieme a tanti artisti internazionali (che vengono anche da altri generi musicali, come il jazz) che si uniscono ai maestri Gnawa, e qui si incontrano in un crogiuolo di musica, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio Gnawa nella cornice magica di Essaouira, dando vita ad una grande festa popolare.
La città è disseminata di palcoscenici qua e là, si vive al ritmo costante di musica tra le viuzze della medina, nella piazza di fronte al porto, sulla bellissima e lunghissima spiaggia.
Il mio consiglio al tuo arrivo è chiedere in hotel o al centro informazioni, una bella mappa con allegato il programma degli eventi, per riuscire a districarti meglio. Per farti un’idea delle location, vengono installate 5 sèance principali disseminate per la cittadina; ciò non toglie che sarà possibile assistere a spettacoli e musica del tutto spontanei e pop up, in tutte le ore del giorno e della notte, in giro per le strade!
Questa è la piazza principale di Essaouira e non solo, è il cuore pulsante del Festival.
La spiaggia di Essaouira è enorme e riesce ad accogliere un’immensità di persone, e anche qui viene allestito un palco per le esibizioni in notturna, consiglio di venire qui dopo il concerto in Moulay Hassan dalle 23 in poi, per ballare a piedi nudi sulla sabbia 😉 
Questo riad costruito nel 1907 era la sede dell’ufficio amministrativo delle autorità provinciali durante il Protettorato. Oggi è la sede dell’Associazione Essaouira-Mogador ed è uno spazio interamente dedicato all’arte e alla cultura. Durante il Festival qui si può assistere a concerti più intimi, pagando biglietto d’ingresso.
Borj Bab Marrakech – o il Bastione – è una location recente del festival; è una torretta del XIX secolo ex deposito di munizioni. Sulla sua suggestiva terrazza si tengono concerti fusion sotto le stelle. Con biglietto d’ingresso.
La zaouïa è la sede di un centro spirituale e qui si tengono le performance gnawa “puriste”, che con la loro liturgia notturna (iniziano alle 23:00) e accompagnano gli spettatori fino all’alba.
[clicca sulla mappa per ingradirla]
Come raggiungere Essaouira
Per collocare Essaouira ti voglio dare le distanze dalle princiapli città: 350 km da Casablanca, 175 km da Marrakech e 190 km da Agadir.
L’aeroporto di Essaouira si trova a 18 km dal centro ed è servito dalla Royal Air Maroc e recentemente dalla Ryanair, che vola da Marsiglia a prezzi stracciatissimi.
Da Marrakech si può arrivare comodamente via bus in 2.30-3 ore circa (assolutamente prenotare prima il biglietto, se si raggiunge Essaouira nei giorni del Festival, vedi il sito della Supratours e di CTM, le due compagnie più attrezzate e confortevoli.
Da Rabat o Casablanca si può prendere il treno per Marrakech, che impiega rispettivamente 4 e 3 ore, e dalla stazione ferroviaria prendere l’autobus (di cui sopra)
Da Agadir non c’è il treno, solo autobus, che impiega tra le 3-4 ore.
Se non hai la possibilità di approfittare del festival, in qualsiasi altro periodo sia a Essaouira, ma volendo anche in altre città del Marocco, cerca di assistere ad uno spettacolo live, una serata speciale [spesso organizzate anche dai ristoranti proprio per i visitatori] per così ascoltare dal vivo questa musica a dir poco coinvolgente.
La musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza e filosofia [Ludwig van Beethoven]
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Provincia di Essaouira, Marocco
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